Il 25 dicembre verrà inaugurato il nuovo Presepio meccanico realizzato dal gruppo di artisti/artigiani nella Parrocchia della Santissima Trinità e Madonna del Rosario di Volon di Zevio (VR).
A diciassette anni dall’inizio delle attività – in occasione delle festività natalizie 2006-2007 – il gruppo di artisti/artigiani creatori della rappresentazione presepistica che così tanto valorizza la piccola Parrocchia della Santissima Trinità e Madonna del Rosario di Volon di Zevio, in provincia di Verona, ha deciso di proporre ai fedeli e ai curiosi un’opera nella quale si compenetrano abilmente realismo e simbologia.
E l’occasione non poteva essere più ghiotta dell’ottocentesimo anniversario della prima realizzazione – in quel di Greccio, in provincia di Rieti nel Lazio – di quella particolare e oramai tradizionale modalità di commemorazione del Santo Natale che risponde al nome di Presepe, per impulso di San Francesco d’Assisi, la Santa Notte dell’anno 1223.
Quello di Greccio fu un presepio della tipologia “vivente”, quello che si potrà ammirare a Volon a partire dal giorno di Natale è di tipo statico (anche se neppure qui i movimenti mancano, scaturiti soprattutto dalle abilità e conoscenza elettromeccanica del coordinatore del gruppo Antonio), ma comunque il chiaro riferimento resta! Tra l’altro, a voler scendere ancor più nei particolari, quella notte di ottocento anni fa non fu neppure la prima volta in cui il termine praesepe (che sta per “mangiatoia”, “recinto chiuso”) venne utilizzato in un senso specifico (quello su cui stiamo ragionando noi) se è a partire dal VII secolo che, accanto alla denominazione ufficiale, quella di Santa Maria Maggiore, una delle principali basiliche romane e della cristianità tutta, porta anche il nome di Sancta Maria ad Praesepe, e questo perché al suo interno, in un reliquiario d’oro e argento riccamente decorato, sono conservate cinque assicelle di legno che tradizione e fede vogliono siano quelle componenti la povera culla del Bambin Gesù.
L’affiatato gruppo di creatori (è giusto menzionarli tutti, oltre al già citato coordinatore Antonio, il quale presta la sua opera all’incirca da 25 anni, avendo egli iniziato con un precedente gruppo, sono: gli adulti Isaia, Moreno, Angelo e Gabriele, il giovane Michele e il giovanissimo Filippo), la cui composizione ha conosciuto, dall’anno della propria fondazione, modifiche davvero infinitesimali, in occasione di queste Feste ci accompagna in piena Assisi, più nello specifico: ai piedi di quell’Eremo delle Carceri così caro a San Francesco dove siamo anche noi a rendere omaggio al Salvatore del mondo. I corsi d’acqua scroscianti così tipici di quelle zone, i caratteristici paesini di poche case abbarbicate sulle dolci alture e anche il Poverello di Assisi presente a quella nascita che cambiò le sorti dell’umanità; parafrasando un adagio proveniente da tutt’altro ambito, tra realismo e simbolismo nessuno viene prima perché nessuno è secondo!
Sperando di fare cosa gradita, oltre a porgere a tutti i lettori, da parte del Gruppo Presepistico di Volon di Zevio tutto (che, a partire da quest’anno, entra a far parte della grande famiglia dell’Associazione Italiana Amici del Presepio) i migliori auguri di un Buon Natale e di un sereno 2024, inserisco a mo’ di appendice i giorni e gli orari di visita in cui sarà possibile ammirare la realizzazione approntata per queste Feste:
- il giorno di Natale dalle ore 15:30 alle ore 18:30;
- tutti gli altri giorni festivi fino a domenica 14 gennaio 2024 dalle 14:30 alle 18:30.
Alberto De Marchi