A Roma, dal 1972 si realizza il presepe in un ex garage dell’AMA. Arricchito ogni anno di nuovi particolari, è stato visitato da diversi Papi e molte Autorità.
E’ il presepe dei romani, dei Papi, dei netturbini. Qualcuno dice che è il presepe del Papa, perché papa Woityla ne era innamorato; si ricordava tutti i particolari, quello che c’era e quello che non c’era. Ideato e realizzato nel 1972 da Giuseppe Ianni, netturbino AMA, con la preziosa collaborazione del collega Dandolo Foglietta, il Presepe dei Netturbini è senz’altro uno degli appuntamenti più attesi del Santo Natale a Roma.
Nell’arco degli anni, circa 2 milioni di romani insieme a turisti, personalità istituzionali, religiose, capi di Stato e Pontefici hanno reso omaggio all’opera del netturbino Giuseppe Ianni, raccogliendosi in preghiera dinanzi alle costruzioni tipiche della Palestina di 2000 anni fa per testimoniare il messaggio di Pace e Fratellanza della Natività rappresentato da oltre 350 pietre provenienti da tutto il mondo e utilizzare per l’eccezionale opera.
Scopriamolo in questi due video della hto.tv.
Purtroppo nel 2020 causa covid non si è potuto visitare, come del resto la maggior parte delle installazioni.
Qui trovate le indicazioni per la mostra permanente mentre a questo link comunque potete visualizzare un vecchio opuscolo.