“Il Presepio” n. 271 di settembre 2022 in uscita

È pronta e verrà spedita la prossima settimana a tutti gli iscritti, il numero di settembre 2022 de “Il Presepio”, la prima e unica rivista italiana dedicata esclusivamente al presepe.

In attesa di ricevere comodamente a casa la rivista, leggiamo l’editoriale del nostro Presidente, sfogliamo insieme l’anteprima e diamo un’occhiata al sommario.

Per i Soci che desiderano riceve la rivista “Il Presepio” anche in formato digitale, sfogliabile su qualsiasi pc mac tablet e smartphone, basta compilare il seguente form: https://bit.ly/rivistadigitale.

EDITORIALE

Cari Amici,
passata l’estate, eccoci di nuovo a voi, alla vigilia non solo del periodo che ci introduce al Natale, ma anche, questa volta, di un momento molto importante nel cammino associativo: il prossimo 28 novembre infatti, la nostra Associazione entrerà nel suo settantesimo anno di vita. Una tappa prestigiosa (non voglio parlare di “traguardo”, visto che la strada, mi auguro, sarà ancora lunga!); forse nemmeno i padri fondatori ci credevano, in quel lontanissimo 1953, nemmeno Angelo Stefanucci forse, che, pure nel suo pragmatismo, era anche un grande sognatore (altrimenti non avrebbe mai potuto concepire e portare a compimento tutto quello che è stato capace di realizzare).

“Solo un’angoscia attanagliava il suo cuore: che tutto il materiale preziosissimo, riunito in decenni di appassionate ricerche, tutta l’organizzazione non si volatilizzasse con la sua morte”: così infatti rievocava, tempo dopo, il nostro Angelo, parlando di se stesso.

A trentadue anni dalla sua scomparsa, siamo ancora qui: certamente l’AIAP non è la più antica associazione presepistica al mondo (le prime, in alcuni Paesi, nacquero già nell’Ottocento), ma sicuramente è di gran lunga la più longeva in Italia.

Ci prepariamo ora a celebrare, speriamo degnamente, un anno speciale per noi, reso ancor più straordinario dalla felice concomitanza con un altro anniversario particolarmente sentito dai  presepisti: gli 800 anni del Presepio di San Francesco a Greccio.

Dunque ci aspetta un 2023 davvero unico, che, ricordiamo, prevede anche lo svolgimento del 52° Congresso Presepistico Internazionale in Spagna, a Siviglia.

Speriamo che le congiunture internazionali che stanno segnando questi anni, dal punto di vista sanitario e ora anche militare, economico e sociale, ci diano tregua, consentendoci di proseguire proficuamente nel nostro impegno.

Purtroppo tali congiunture, come sapete, hanno provocato un continuo e gravoso lievitare dei costi: la sola carta è aumentata di oltre il 50% in pochi mesi (dati ufficiali a febbraio 2022: nel frattempo si sono registrati ulteriori incrementi), ed è anche difficile reperirla. Per non parlare di tutti gli altri aumenti, con le conseguenti ripercussioni, dirette o indirette, praticamente su ogni voce di bilancio; per di più, le restrizioni imposte dalla pandemia ci hanno sottratto anche quelle risorse aggiuntive garantite solitamente dall’allestimento di mostre e dall’organizzazione di corsi, mercatini ecc. da parte della Sede nazionale.

Per questo per il 2023 ci siamo visti costretti a prevedere un incremento, sia pure limitato ad un solo euro, della quota ordinaria: aumento che peraltro era stato già deliberato dall’Assemblea dei Soci e che si sarebbe dovuto applicare sin dal 2021. Siamo riusciti, malgrado le difficoltà, a procrastinarlo per due anni, ma ora non ci è più possibile farlo.

Siamo certi che comprenderete e che, come avete fatto quest’anno (e di questo vi ringraziamo dal profondo del cuore), continuerete a sostenerci: è un momento complicato, ma del resto sin dal suo nascere l’Associazione si è confrontata con questo tipo di difficoltà. Tant’è che voglio chiudere riprendendo l’ultima frase del discorso che Stefanucci pronunciò il 28 novembre 1953, all’Assemblea costitutiva dell’AIAP, che ben si adatta anche alla situazione che stiamo vivendo, e che voglio fare mia: “Voglio rivolgere una preghiera che in questo momento risuona come una invocazione: RESTIAMO UNITI! Se è vero il proverbio che l’unione fa la forza, mai come nel nostro caso può applicarsi al giovane virgulto che ha veduto la luce in Roma nell’anno della Natività del Signore 1953”.

Vi lascio alla lettura, non prima di avervi salutato con il nostro consueto e beneaugurante messaggio di GLORIA ET PAX!

 Alberto Finizio