La storia del presepio di Almenno San Bartolomeo è assai lunga. Ha origini assai lontane.
Testimoniate dalle antiche statue in gesso utilizzate fino a circa trent’anni fa per il presepio della chiesa parrocchiale e reimpiegate, negli anni successivi, nel presepio permanente ubicato nello scurolo, sempre della chiesa parrocchiale. Le notizie relative alla storia remota sono scarne, come lo sono quelle di tutte le storie minori.
Come lo è quella di tutti i presepi minori, quelli non appartenenti alle aree italiane classiche della produzione presepistica così detta ‘d’arte’: quella napoletana e siciliana, quella genovese, quella tirolese. Statue povere dunque, per presepi poveri: in gesso perlopiù, realizzate con gli stampi e colorate a mano.
Si ha memoria di un laboratorio che anche a Bergamo produceva ‘a stampo’ statue in gesso. Forse provengono proprio da quel laboratorio le statue in gesso che venivano impiegate e ancora conservate gelosamente quale memoria storica importante delle tradizioni almennesi. Quale testimonianza della loro sofferta e lunga sopravvivenza, documentata dalle mutilazioni, dalle tracce dei numerosi interventi riparativi, dalle ferite. (dalla prefazione)
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Autore: Cesare Noda Rodari
Copertina flessibile: 72 pagine
Editore: Lubrina-LEB (24 luglio 2015)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8877665491