La meditazione di Padre Giuseppe nella festa di Maria, Madre di Dio.
1 GENNAIO 2024
MARIA SS. MADRE DI DIO – ANNO B
(Lc 2,16-21)
Nell’ottava del Natale, primo giorno del nuovo anno civile, celebriamo la festa della Beata Vergine Maria, Madre di Dio. Le letture della liturgia mettono l’accento sul Figlio di Maria e sul nome Gesù, che significa “Dio salva”. E l’attenzione al Figlio non riduce il ruolo della Madre: Maria è totalmente Madre perché è stata in totale relazione a Cristo. Onorando Lei è glorificato il Figlio.
Il titolo di Madre di Dio sottolinea la missione di Maria nella storia della salvezza. Una missione che sta alla base del culto e della devozione del popolo cristiano. Oggi la liturgia ci invita a pregare la verginità feconda di Maria, perché attraverso di Lei giungono agli uomini “i beni della salvezza eterna”.
Commentando la festa di oggi sant’Atanasio, nelle sue Lettere scrive: “Veramente umana era la natura che nacque da Maria, secondo le Scritture, e reale, cioè umano, era il corpo del Signore; vero, perché del tutto identico al nostro; infatti Maria è nostra sorella, poiché tutti abbiamo origine in Adamo”.
E’ dal 1967 che, nel nome di Maria, Madre di Dio e madre degli uomini, si celebra in tutto il mondo la ”Giornata della pace”. La pace, in senso biblico, è il dono messianico per eccellenza. E’ la salvezza portata da Gesù. E’ la nostra riconciliazione con Dio. La pace, minacciata sempre, è anche un valore umano da realizzare sul piano sociale e politico.
Giuseppe Cellucci O.M.I. – Consulente Ecclesiastico AIAP