La meditazione di Padre Giuseppe per la quarta domenica di Quaresima 2023.
IV DOMENICA DI QUARESIMA – Anno A
19 MARZO 2023 – Gv 9, 1-41
Luce per le nostre tenebre
Nel linguaggio comune quando si parla di “vita” ci si identifica con la luce. Al contrario quando si dice morte ci si rifà alle tenebre. Luce e tenebre esprimono, simbolicamente, la condizione umana con le sue contraddizioni: vita-morte, verità-menzogna, giustizia-ingiustizia.
L’avvicendarsi cosmico del giorno e della notte indica l’importanza del rapporto luce-tenebre. Avvolto nelle tenebre il mondo perde la sua consistenza, le cose non hanno contorno né colore. Il primo bagliore risveglia la vita, la gioia e la speranza. Il brano di oggi presenta un uomo colpito da cecità, messo ai margini della vita sociale e religiosa. Una personificazione simbolica della condizione di peccato in cui si trova l’uomo non «illuminato» da Cristo.
Il racconto del «cieco nato» è da leggerlo in prospettiva battesimale. Il battesimo è passaggio dalle tenebre alla luce. Solo l’incontro con il Cristo -luce del mondo, luce «che illumina ogni uomo»- toglie il velo dagli occhi, riabilita l’uomo, lo restituisce alla sua piena dignità. E permette di vedere lo splendore delle cose e di assaporare il sapore nuovo della vita.
Giuseppe Cellucci O.M.I. – Consulente ecclesiastico A.I.A.P.