Dopo il presepe tra le macerie della Madonna delle Grazie, San Pellegrino a Norcia si prepara a quello vivente.
Nonostante la distruzione provocata dal terremoto che ha raso al suolo il piccolo borgo del comune di Norcia, qui il primo gennaio la comunità rivivrà la magia della rappresentazione della natività che da anni viene organizzata in paese grazie alla disponibilità di oltre ottanta comparse.
Ad assicurare a San Pellegrino la difesa del momento sacro e tradizionale, sono stati i volontari dell’associazione CasolEventi, che da anni a Casole d’Elsa (Siena) organizza uno dei presepi viventi più apprezzati d’Italia.
E il primo gennaio saranno proprio loro a far rivere le antiche scene di vita nel borgo distrutto dal terremoto: «La tradizione del presepe vivente che si è consolidata nel tempo – spiegano Luciana Calamassi e Stefano Milordini in qualità di rappresentanti dell’associazione – quest’anno rischiava di essere interrotta visto che gli allestimenti e tutto il materiale costruito con fatica durante gli anni, sono rimasti sotto le macerie.
La nostra associazione, che insieme ad altre ha già organizzato altre iniziative a favore della popolazione terremotata, ha contattato gli organizzatori del presepe di San Pellegrino offrendo la collaborazione per far vivere anche quest’anno questa bellissima tradizione. In particolare ci stava molto a cuore – concludono – dare un segnale di luce e di gioia ai bambini ed evitare che a loro venisse detto ‘quest’anno il presepe non ci sarà perché c’è stato il terremoto’. Crediamo fortemente infatti, che anche da queste piccole cose e dalla continuità delle tradizioni passi la strada della rinascita».
Fonte: umbria24.it