Il 15 agosto, da sempre, è per tutti -o quasi- giorno “festivo”. Chi lavora si ferma, e se può “esce” dal suo paese e, dimenticando per qualche ora i problemi quotidiani, prende una giornata di svago. Un giornata spensierata, occasione speciale per conoscere nuovi panorami e frequentare luoghi pieni d’arte e di cultura.
Penso che per tanti è anche l’opportunità di fare una visita a qualche amico e conoscente, riallacciando dei rapporti o iniziandone di nuovi. Per tantissimi è anche un giorno per usare il tempo navigando nel mondo web. E, perché no, “sfogliare” su facebook il diario degli amici chattando con qualcuno, e inviando anche le nostre ultime foto. Sì, d’accordo!
Godiamoci pure questa giornata! MA ricordiamoci che, per noi cattolici, questo giorno è dedicato alla solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, dogma di fede proclamato da Pio XII nel 1950.
Tutta la Chiesa crede che Maria come creatura, nell’Assunzione, ha raggiunto la pienezza della salvezza fino alla trasfigurazione del proprio corpo.
E’ la donna vestita di sole, coronata di dodici stelle, come dice l’Apocalisse. E’ la madre che aspetta sollecitandoci a camminare verso il Regno di Dio. E’ il “segno di sicura speranza”: in tutti noi, come già in Lei, lo Spirito del Risorto attuerà pienamente la sua missione.
Ella è già quello che noi saremo, garanzia che tutto l’uomo sarà salvato e i corpi umani risorgeranno. Allora auguri per una vivace giornata festiva, alla luce e in compagnia di una tale Madre.
Buon Ferragosto a tutti.
Giuseppe Cellucci O.M.I.
Assistente Ecclesiastico A. I. Amici del Presepio
Per chi desidera fare un momento di riflessione può prendere lo spunto dai testi seguenti:
*Questa festa parla del nostro futuro, dice che anche noi saremo accanto a Gesù nella gioia di Dio. E ci invita ad avere coraggio. (Benedetto XVI, 15 agosto 2011)
*Colei che aveva portato nel suo seno il Creatore, fatto bambino, doveva abitare nei tabernacoli divini. Doveva contemplare il suo Figlio nella gloria alla destra del Padre. Lei che lo aveva visto sulla croce, Lei che, preservata dal dolore quando lo diede alla luce, fu trapassata dalla spada del dolore quando lo vide morire. (S. Giovanni Damasceno)
*O Vergine Maria, Tu sei tutta splendore e il tuo corpo verginale è tutto santo, tutto casto, tutto tempio di Dio. Per questo non poteva conoscere il disfacimento
del sepolcro ma, pur conservando le sue fattezze naturali, doveva trasfigurarsi in luce di incorruttibilità, entrare in un’esistenza nuova e gloriosa, godere della piena liberazione e della vita perfetta. (S. Germano di Costantinopoli)-L’augusta Madre di Dio, arcanamente unita a Gesù Cristo fin da tutta l’eternità «con uno stesso decreto» di predestinazione, Immacolata nella sua concezione, Vergine illibata nella sua divina maternità, generosa compagna del Divino Redentore, vittorioso sul peccato e sulla morte, alla fine ottenne di coronare le sue grandezze, superando la corruzione del sepolcro. Vinse la morte, come già il suo Figlio, e fu innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo, dove risplende Regina alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli. (Pio XII, 15 agosto 1950)