Come cambiò la Sede della nostra Associazione con il passare degli anni.
Un articolo tratto da “Il Presepio” n. 50 del mese di giugno 1967.
A Roma, in Via Mazzarino, n. 16 nella casa generalizia dei padri Stimmatini – sala delle riunioni a pianterreno – nel pomeriggio di sabato 29 novembre 1953 si svolse la prima riunione delle poche decine di entusiasti che costituirono l’Associazione Italiana Amici del Presepio.
Il temporaneo asilo non venne più concesso; cercammo altrove e l’Amico fra Paolino Lirussi ci ospitò varie volte nella curia generalizia dei Servi di Maria, in Piazza San Marcello al Corso, n. 5. Nelle sale a pianterreno, tenemmo alcune assemblee, serie di proiezioni; più spesso consigli direttivi. Anche qui sorsero difficoltà, specialmente per la non coincidenza con gli orari tra il tempo disponibile dei consiglieri e le regole della casa religiosa. Passammo allora nell’abitazione dell’uno o dell’altro dirigente, dislocate in tutta la città – e chi conosce la vastità di Roma sa cosa vuol dire! – chiedemmo ospitalità ad alcune parrocchie: S. Roberto Bellarmino, SS. Apostoli, Madonna dei Monti, S. Maria in Via, per convegni, assemblee, feste, consigli direttivi. Ma le difficoltà aumentavano ogni volta: distanze, orari, disponibilità dei locali. La situazione si faceva sempre più pesante.
Intanto documenti, pubblicazioni, incartamenti, fotografie, si moltiplicavano perché era nostra cura che nulla andasse disperso ma ogni minimo foglietto, scritto o stampato, simile a mattone su mattone della nostra costruzione presepistica, venisse conservato per una futura documentazione. E così, in quattordici anni, si è venuto ad accumulando un archivio di cinque quintali di carta che ha messo in serio pericolo la stabilità dell’edificio in cui abita il presidente, già vecchio e piuttosto malandato, che tuttavia ha saputo resistere gagliardamente al mondo … presepistico.
Finalmente, mercoledì 13 giugno, giorno dedicato ad Antonio, il santo tanto innamorato di Gesù bambino, un gruppo di facchini ha eseguito il trasporto definitivo dell’archivio dall’abitazione del presidente nei comodi e moderni armadi di ferro della nuova sede. Deo gratias!
La sede, degna del prestigio dell’Associazione, è situata nel cuore del popoloso e centralissimo Rione Monti, il primo dei rioni romani; in un punto tra i più importanti della storia dell’antica e della moderna Roma. Sulla destra si sviluppano il Foro di Traiano, il Foro Romano, il Foro di Nerva ed il Foro d’Augusto. È fronteggiata dal Colosseo e dagli archi di trionfo. Poco lungi si eleva la torre capitolina. Al di là della via dei Fori imperiali, dov’è adesso la basilica risalente all’anno 527 e dedicata ai santi medici Cosma e Damiano e sede di un importante presepio permanente, vi era l’edificio del catasto romano dal quale, secondo taluni studiosi, fu promulgato l’editto imperiale del Censimento che fece muovere Maria e Giuseppe da Nazareth verso le colline della Giudea e Betlemme.
Tra le basiliche ed il tempio dedicato a Marte Ultore, di cui restano tre superbe colonne, due scale salivano dal foro alla famosa Suburra. Poco oltre, la casa dei Cavalieri di Rodi, gioiello medievale dominata dalla Torre delle Milizie, coronata di merli guelfi, la più grandiosa delle superbe torri baronali romane eretta nel XIII secolo da Gregorio IX. E, poco oltre, quel Quirinale sede di Papi, di re e adesso dei presidenti della Repubblica italiana.
E perché non ricordare la vicinissima basilica dell’Aracoeli, edificata ov’era l’arce capitolina e dove secondo la tradizione medievale, la Sibilla Tiburtina svelò ad Augusto, che in sogno vide spalancarsi i cieli ed apparire una Vergine con un Fanciullo tra le braccia presso un altare mentre una voce diceva questo è l’altare del Figlio di Dio, l’imminente discesa del Cristo sulla terra?
Siamo dunque nel cuore dei ricordi non pochi dei quali si ricollegano alla nascita di Gesù ed al presepio; quindi una sede veramente ad hoc. Ricordi della Roma imperiale, della Roma cristiana e della Roma medievale e rinascimentale. Ma siamo anche tuffati nella febbrile Roma moderna come dimostra l’incredibile traffico che da mane a sera congestiona la via dei Fori Imperiali e la contigua Via Cavour, le due strade che chiudono a compasso la sede.
Via Tor de’ Conti… i nostri Amici vorranno conoscere la storia della strada e della denominazione. Eccoli serviti. Il nome è preso dalla Torre dei Conti, costruita in mattoni e iniziata da Nicolò I nell’869 ed ultimata da Riccardo Conti fratello di Lotario dei Conti di Segni, che venne poi eletto alla cattedra di S. Pietro l’anno 1189 con il nome di Innocenzo III. I Conti diedero alla Chiesa dodici papi, venticinque cardinali e numerosi arcivescovi, abati, consoli, senatori e prefetti di Roma.
In origine era tanto elevata, che a detta dei contemporanei la sua sommità sembrava dovesse giungere a toccare il cielo, ma attraverso i secoli venne in parte mutilata e ridotta allo stato di rudero. Nel comprensorio dov’è la sede c’è anche la chiesa parrocchiale dei SS. Quirico e Giulitta, commemorati il 16 giugno come Martiri di Antiochia dal martirologio geronimiano. Il loro culto fu molto diffuso sia in oriente che in occidente. La Chiesa, un tempo abside di un tempio assai maggiore e risalente all’età di san Girolamo, venne consacrata da Papa Vigilio ed era allora adorna di immagini musive dei santi Stefano e Lorenzo. Si usava dire un tempo che una delle pochissime chiese gotiche di Roma fosse i SS. Quirico e Giulitta alla Suburra, dietro il muro del Foro di Augusto e del Foro di Nerva. L’antichissima chiesa del VI secolo ad unica navata, fiancheggiata da cappelle semicircolari a somiglianza dell’aula cosiddetta del Concilio del Patriarchio Lateranense, subì una trasformazione radicale nel 1745 e posteriormente fin quando la nuova volta ed il soprastante dormitorio resero invisibile la struttura ad archi acuti trasversali di copertura. Oggi l’interno ha la volta affrescata da Pietro Gagliardi e rappresenta la gloria dei Quirico e Giulitta. Vi sono due altari ogni lato. In questa chiesa che vogliamo considerare il nostro tempio ufficiale svolgeremo tutte le manifestazioni religiose dell’Associazione.