Interamente intagliate nel legno, a grandezza naturale, le figure superstiti si possono ammirare nella sezione presepiale del Museo Nazionale di San Martino, a Napoli.
In quello scrigno di tesori che è il museo di San Martino, dal quale si ammira il panorama più bello del mondo, girando tra i numerosi ambienti, si viene rapiti dalla bellezza di grandi statue che davano vita allo splendido Presepe di San Giovanni a Carbonara.
Della composizione originaria del 1478, oggi, rimangono quattordici pezzi superstiti al passare del tempo e alle incurie dell’uomo.
Sono i sei angeli, la Madonna, San Giuseppe, il bue, l’asino e altre quattro figure che rappresentano i magi e un nobile o profetessa.
Un’opera unica nel suo genere: un presepe a grandezza naturale interamente intagliato nel legno, merito di due artigiani, i fratelli Giovanni e Pietro Alemanno che hanno dato una vera e propria codificazione alla Natività che, poi, è stata seguita nei secoli fino ad oggi.
Nemmeno l’essere state spostate da quello che era il loro contesto originale, la cappella di Jacoviello Pepe, speziale di Alfonso d’Aragona, nella chiesa di San Giovanni a Carbonara, ne sminuisce il fascino e il senso di rapimento.
News completa su: https://www.identitainsorgenti.com/